Viene prorogato al 31 gennaio 2021 lo stato di emergenza, tramite una norma che modifica il DPCM che aveva indicato la data di termine al 15 ottobre. Questo passaggio si è reso necessario per evitare vuoti normativi nell’attesa dell’emanazione di un ulteriore DPCM. Tale provvedimento amministrativo ricalibrerà le disposizioni di contrasto alla pandemia che erano in scadenza proprio il 7 ottobre 2020.
Il decreto legge n. 125/2020 ha di fatto costruito un ponte tra i due DPCM, quello che era in scadenza ieri e quello che sarà emanato prima del 15 ottobre. Questo ponte consentirà ulteriori giorni per una più articolata discussione e analisi sulla base delle indicazioni della risoluzione del Ministro Speranza.
La proroga dello stato emergenziale ha diverse conseguenze, per esempio consente l’utilizzo della ormai collaudata e consolidata modalità semplificata di attuazione dello smart working, sia in termini di procedura/comunicazione, ma soprattutto in termini di disposizioni di sicurezza. Quindi per avviare o proseguire questa modalità lavorativa, fortemente raccomandata ove possibile, continuerà a non essere necessario, ma resta comunque opportuno, un previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore
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