- In sostituzione del superammortamento, è stata pensata la misura del credito di imposta per beni strumentali al 6% per investire fino a 2 milioni di euro
- Prevista anche una misura specifica per i beni immateriali, in particolare i software: credito di imposta al 15% per investimenti con tetto fino a mezzo milione di euro.
- i nuovi incentivi per il prossimo triennio copriranno anche gli investimenti fatti a partire da novembre 2020, per tutto il 2022 con consegna dei beni fino a giugno 2023 in caso di pagamento anticipato dell’acconto.
la fruizione dei crediti in tre anni e non in cinque anni. Le novità relative alle aliquote sono:
- l’ex iperammortamento, ora credito di imposta per beni 4.0, vedrebbe un ritocco delle fasce di investimento: l’aliquota del 40% per la prima fascia vede un rialzo del tetto da 2,5 milioni a 4 milioni di euro, come confermato dal ministro Patuanelli a novembre 2020, con ritorno alle cifre attualmente in vigore nel 2022. Indiscrezioni vorrebbero che la seconda fascia avesse il tetto fissato ancora a 10 milioni, con aliquota dal 20 al 30%. Prevista una terza fascia per investimenti dai 10 ai 20 milioni di euro, con, si vocifera, aliquota del 10%.
- l’ex superammortamento, diventato credito di imposta per beni strumentali materiali, nel 2021 dovrebbe vedere il rialzo dell’aliquota dal 6 al 10%. Se si tratta di beni utili per lo smart working, l’aliquota salirà fino al 15%