Il Decreto legge 124 del 26 ottobre 2019, nell’intento di incentivare l’utilizzo di strumenti di incasso alternativi al contante, prevede che
dal 1 luglio 2020, in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali, spetti agli esercenti un
credito di imposta* pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni di qualsiasi importo e accettate mediante carte
di credito, di debito o prepagate.
La banca, in adempimento alla normativa di legge e alle relative disposizioni ai fini di trasparenza, mette a disposizione
periodicamente un documento contenente le informazioni che consentono ai suoi esercenti di calcolare il credito di imposta spettante;
tale documento viene reso disponibile a cadenza mensile, per via telematica, in un formato che assicura l’integrità l’inalterabilità delle
informazioni ivi contenute.
L’accesso alla pagina “Informazioni credito d’imposta POS”, contiene documenti prodotti dalla banca negli ultimi 24 mesi.
- tale credito d’imposta è un’agevolazione destinata agli imprenditori o lavoratori autonomi, per i quali risultino nell’anno precedente
ricavi e compensi inferiori ai 400.000 euro; pur essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, a decorrere
dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa; è necessario conservare la documentazione relativa alle commissioni
addebitate per le transazioni elettroniche per dieci anni, a partire da quello in cui l’agevolazione tata fruita.